Flaminia Militare: il mistero della strada romana riscoperta sulla Via degli Dei
Hai mai camminato su una strada che racconta storie di due millenni fa? Questo articolo ti porterà nel cuore della Flaminia Militare, un’antica via romana costruita nel 187 a.C. e rimasta per secoli un mistero nascosto tra i boschi del nostro Appennino. Scoprirai come due uomini determinati hanno trasformato una leggenda in realtà, sfidando il mondo accademico e restituendo alla storia un pezzo prezioso del nostro passato. Esploriamo insieme la storia della Flaminia Militare, un percorso unico tra natura e archeologia lungo la Via degli Dei.
Un’antica strada dimenticata tra i boschi dell’Appennino
La Flaminia Militare, un’opera straordinaria di ingegneria romana costruita nel 187 a.C. per collegare Bononia (Bologna) ad Arretium (Arezzo), rimase per secoli un enigma sepolto tra i crinali dell’Appennino tosco-emiliano. Pensata per scopi militari, la strada cadde rapidamente in disuso: troppo scomoda per il commercio rispetto alla più pratica Via Emilia, fu lasciata senza manutenzione.
Nel tempo, i basolati finirono nascosti sotto terra, e la strada sopravvisse solo nella memoria degli abitanti della zona, che continuavano a chiamarla “La Strada”. Questo termine, derivato dal latino strata (lastricata), custodiva il ricordo di un’opera imponente, tramandato di generazione in generazione: una strada che passava sul crinale e conduceva fino a Roma.
Ma la sua esistenza era solo una leggenda. Fino a quando due uomini con straordinaria determinazione non trasformarono la leggenda in realtà.
Gli artefici della scoperta: Cesare Agostini e Franco Santi
Negli anni ’70, due normali cittadini iniziarono una ricerca che avrebbe cambiato la storia del territorio:
- Cesare Agostini, un avvocato, con una profonda conoscenza del territorio e delle mappe storiche.
- Franco Santi, muratore e scalpellino, capace di riconoscere la pietra arenaria utilizzata dai Romani.
Il momento decisivo arrivò nel 1977, quando Franco Santi, mentre lavorava in una cava sull’Appennino, trovò una moneta romana nascosta in una fessura nella roccia. Datata 268 a.C., la moneta suggeriva che quel luogo potesse essere stato usato come cava per i basolati della strada romana. Questo ritrovamento riaccese le speranze e spinse i due a cercare prove concrete del passaggio della Flaminia Militare.
La scoperta del basolato: un momento storico
Dopo due anni di ricerche, il 25 agosto 1979, Agostini e Santi trovarono finalmente i primi metri di basolato romano. Le pietre squadrate e posizionate con precisione si adattavano perfettamente alle misure standard delle strade romane: 2,4 metri di larghezza, come prescritto dalla legge romana.
Questa scoperta avrebbe potuto riscrivere le mappe storiche della zona. Tuttavia, il percorso della Flaminia Militare tracciato dai due esploratori non combaciava con le ipotesi precedenti della comunità accademica.
Lo scetticismo del mondo accademico
I due contattarono il professor Nereo Alfieri, un illustre archeologo dell’Università di Bologna, noto per le sue teorie sul tracciato della Flaminia Militare. Alfieri, tuttavia, era convinto che la strada dovesse trovarsi due crinali più a est. Di fronte ai ritrovamenti di Agostini e Santi, Alfieri mostrò scetticismo, sostenendo che il tratto scoperto fosse troppo breve per trarne conclusioni definitive.
Agostini e Santi, nonostante le critiche, continuarono la loro ricerca. Trovarono resti del basolato per chilometri lungo il crinale dell’Appennino, ma il mondo accademico rimase ostile, forse anche per il fatto che due cittadini senza formazione archeologica avessero scoperto ciò che gli esperti avevano ignorato.
Con il tempo, tuttavia, molti altri archeologi hanno riconosciuto l’autenticità della loro scoperta, confermando che il tracciato individuato dai due esploratori corrisponde alla Flaminia Militare.
Sei curioso/a di saperne di più? Cesare Agostini in persona ci racconta la storia di questa magica scoperta in questo filmato inedito.
Un’eredità di passione e dedizione
Oggi, la Flaminia Militare è una delle attrazioni principali della Via degli Dei il famoso sentiero che collega Bologna a Firenze. I camminatori possono percorrere tratti del basolato romano e rivivere l’emozione di camminare su una strada costruita più di duemila anni fa.
La scoperta di Agostini e Santi ci insegna che la passione e la determinazione possono sfidare i limiti del sapere ufficiale, restituendo alla storia un pezzo perduto del nostro passato. Percorrere la Flaminia Militare significa immergersi in un viaggio unico tra storia, natura e avventura. Vuoi scoprire i segreti di questa straordinaria strada romana? Segui la Via degli Dei e lasciati sorprendere dal fascino del passato.
Se hai intenzione di partire lungo la Via degli Dei e non sai come fare, qui per te la guida completa e ricca di consigli pratici, curiosità storiche e mappe dettagliate, per vivere ogni passo di questo cammino straordinario al meglio. Acquistala subito e inizia il tuo viaggio!