Diari
30 Giu 2025

Il Cammino tra Terra e Mare: il viaggio di Adriano nel cuore dell’Etruria

Tre giorni, uno zaino in spalla e la voglia di perdersi — o forse ritrovarsi — tra sentieri silenziosi, necropoli etrusche e guadi rinfrescanti. Adriano ha deciso di mettersi in cammino lungo un nuovo percorso : il Cammino tra Terra e Mare, un itinerario che attraversa l’anima verde dell’Etruria fino a raggiungere il blu profondo del Tirreno. Tra incontri inaspettati, piccoli imprevisti e grandi meraviglie, questo diario racconta l’esperienza vissuta passo dopo passo, con occhi curiosi, cuore aperto e uno spirito pronto a lasciarsi sorprendere. Non è solo un viaggio geografico, ma un attraversamento interiore, fatto di silenzi condivisi, cieli mutevoli e sorrisi lungo la via.

Ci sono un romano e due toscane a Villa San Giovanni in Tuscia. No, non è una barzelletta: è l’inizio del nostro Cammino tra Terra e Mare, che percorreremo in tre giorni lungo verdi sentieri, cullati dalla natura, guadando azzurri torrenti e il fiume Mignone, che ci condurranno fino all’intenso blu del Mar Tirreno. Qui potremo guardare l’orizzonte e sognare nuove rotte.

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Se anche tu come Adriano hai voglia di condividere il tuo racconto di cammino con la nostra community, scrivici a info@camminiditalia.org: ti invieremo tutte le indicazioni per raccontare la tua avventura! E se preferisci un contatto diretto unisciti alla nostra Community su Facebook e condividi il tuo racconto con noi e altri appassionati.

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Tappa 01: Villa San Giovanni in Tuscia – Civitella Cesi

15,7 km – 240 m ⬈ / 390 m ⬊

Il nostro Cammino tra Terra e Mare ha inizio presto: lascio l’auto a Civitavecchia e prendo il Cotral per Viterbo, mentre Silvia e Alessandra mi raggiungono dalla Toscana. Nell’attesa, approfitto del tempo per visitare il cimitero di Viterbo e la Chiesa di San Lazzaro.

Dopo pochi minuti eccoci ritrovati, pronti per l’avventura. Colazione e via verso Villa San Giovanni in Tuscia, presso la sede del piccolo Cammino dei Tre Villaggi e dell’associazione Stay Freedom, dove ci aspetta Paolo. In attesa di Damiano, che arriva poco dopo, Paolo ci accoglie, illustra il percorso e ci consegna il kit essenziale per l’avventura.

Credenziale e mappa del cammino

Zaino in spalla, abbraccio di buon auspicio, e si parte! Attraversiamo Villa San Giovanni in Tuscia sul sentiero a ritroso rispetto al Cammino dei Tre Villaggi e ci inoltriamo nel verde, protagonista dei nostri passi. Dopo un primo tratto, raggiungiamo Blera, borgo di origini etrusche, incastonato su un’altura tufacea.

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Dopo una passeggiata tra le vie del borgo, pranziamo sui gradini dell’antico pozzo davanti alla chiesa. Proseguiamo verso Porta Marina e da lì sul sentiero panoramico con vista sulla valle del Mignone, che poi attraversiamo (questa volta su ponte), dopo un passaggio tra tombe e vie cave etrusche.

Tra i sentieri della Tuscia

Facciamo una piccola deviazione per visitare il Colombario Romano e la Via Cava Buia, prima di riprendere il sentiero. Le strade bianche lasciano spazio a sentieri immersi nel verde. Prati sconfinati, vigneti, ruderi antichi e infine l’area archeologica di San Giovenale, dove un tempo scavò anche Re Gustavo VI Adolfo di Svezia. Costeggiamo il torrente Vesca, tra decine di orchidee selvatiche. Superato l’asfalto, ecco apparire Civitella Cesi, adagiata su uno sperone di tufo.

Passeggiamo per le vie del borgo e, dopo un timbro nella piazza ai piedi del castello, ci dirigiamo verso l’alloggio, accolti da Rodolfo: padrone di casa, cuoco e mattatore della serata, che con i suoi racconti e la cena deliziosa ci regala una serata indimenticabile.

Tappa 02: Civitella Cesi – Tolfa

15 km – 630 m ⬈ / 310 m ⬊

Rodolfo ci accoglie con la colazione nel giorno di Pasqua. Dopo i saluti e i ringraziamenti, partiamo per la seconda tappa. Tra vigneti e casali, saliamo e poi scendiamo verso la valle del Mignone. Il terreno si fa fangoso e sentiamo il rumore dell’acqua: è il momento del guado. Scarpe e calze in mano, pantaloni arrotolati: l’acqua è fredda ma limpida, e l’attraversamento è una tonificante esperienza.

Prima di rinfrescarsi al guado

Riprendiamo la salita verso Tolfa e facciamo amicizia con due viandanti e un simpatico cagnolino. Dopo l’ultima fatica, arriviamo finalmente a Tolfa. Incontriamo Giorgia e Simone, che ci portano al comune per il timbro. A fatica riusciamo a trovare un panino e ci rilassiamo in piazza. Dopo una sosta alla Rocca e la foto di gruppo, ci separiamo: loro pernottano lì, noi proseguiamo verso Allumiere.

Vista su Tolfa

Attraverso la faggeta raggiungiamo Allumiere, accolti da Anna e sua madre. Dopo il timbro presso la Casa delle Arti, salgo fino al Santuario della Madonna delle Grazie, cercando un tramonto che le nuvole mi negano. Rientrato in casa, l’atmosfera è freddina: niente acqua calda. Anna ci accompagna a casa sua per la doccia e la ringraziamo infinitamente. La cena è semplice, una pasta sciapa ma buonissima. Colomba, due chiacchiere e a nanna.

Tappa 03: Allumiere – Civitavecchia

23,5 km – 400 m ⬈ / 890 m ⬊

Colazione di Pasquetta con cappuccini da asporto e pastiera. Dopo una sosta al supermercato, attraversiamo la faggeta e ci avviamo verso La Bianca. Incontriamo Giorgia e Simone e formiamo il nostro gruppo di cammino. Il mare si avvicina tra un racconto e una risata. Dopo il guado del Marangone, pausa pranzo nel bosco e poi via verso l’ultimo colle.

In vetta, il porto e il mare di Civitavecchia ci attendono. L’asfalto annuncia l’arrivo: brindisi di fine cammino, visita al Museo Archeologico con Luana, attestati in mano e selfie finale. Un passaggio a Giorgia e Simone ci riporta a Villa San Giovanni in Tuscia. È tempo di saluti, ma anche di futuri cammini insieme.

Foto finale di fine cammino

Articolo di
Adriano Ianiro