Una Pasqua dura quella che stiamo vivendo, chiusi in casa, lontani fisicamente dai nostri amori ma, non col cuore.

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Siamo in quarantena, stiamo vivendo una pandemia, mettete le mascherine, uscite solo se necessario.
#Restateacasa.
Sono le cose che sentiamo più spesso, che leggiamo continuamente e che ripetiamo più volte al giorno. Stiamo vivendo una situazione di disagio, di amarezza, di disperazione e di dolore per chi ha perso i propri cari.
Ogni parola è superflua, ogni consiglio è futile. Stiamo vivendo questa pandemia, ognuno in modo diverso, ognuno con le proprie personali paure e gioie. Stiamo vivendo questo periodo da soli, mantenendo le distanze, evitando gli abbracci, i baci e i sorrisi.

E nel frattempo questa quarantena avanza, continua e si addentra sempre di più nelle nostre vite, ognuno di noi si impegna a far qualcosa. Alcuni con l’idea di dover combattere la noia, altri per semplice piacere di farlo.
E cosi si riprendono cose che abbiamo lasciato dietro di noi. Si riprende quel libro abbandonato sullo scaffale a causa dei troppi impegni, si intraprendono nuove attività, ci si diletta in cose che rientravano tra i “non lo farò mai”. E per quanto sia difficile non uscire, non vedere gente, questo periodo serve per ricostruirci.

Abbiamo tempo per noi, per fare un po’ di ordine nella nostra vita e rispolverare i cassetti della nostra anima. Ci soffermiamo, analizziamo e pensiamo.

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Probabilmente tutti, chi per un verso chi per altri, avevamo bisogno di un periodo che fosse esclusivamente dedicato a noi stessi. Per capire quanto possa essere forte un divieto, quanto possa essere indispensabile un abbraccio e quanto sia utile mettersi in gioco.

E’ evidente come, ognuno di noi, dia per scontato alcune cose. Dalle più importanti a quelle più banali, ovvie e prevedibili.
Come un abbraccio, il calore di un altro corpo che ti avvolge, lo sguardo complice di qualcuno, la risata contagiosa di un altro.

E’ dura non avere accanto cose e affetti che ci sono sempre stati. La mancanza aumenta e il desiderio di quell’abbraccio scontato diventa sempre più forte.
Pensandoci bene, nonostante i contro siano più dei pro, nonostante il dolore di chi ha perso e non è riuscito a ritrovare, questa quarantena può essere anche un bene per ognuno di noi. Aiuterà gli smarriti a ritrovare la strada di casa, gli indecisi ad avere il tempo per capire effettivamente cosa hanno di bisogno. Aiuterà i confusi a capire da che parte stare, chi ha il cuore distrutto a ricostruirselo. Servirà a chi ha bisogno di riscoprirsi a capire quante bellissime sfumature possiede, agli innamorati per capire quanto sia forte il loro sentimento, alle famiglie a capire che in fondo l’importate è restare uniti.

E allora, che questa quarantena possa aiutarvi a scovare, ritrovare e scoprire quello che stavate cercando da sempre.

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Noi di Cammini d’Italia ci siamo, siamo vicini ad ognuno di voi, nelle vostre battaglie, nelle vostre gioie e nelle vostre paure. Abbiamo sempre sognato di creare una famiglia e adesso, come non mai, ne sentiamo il calore.
Per chi come noi trascorrerà queste festività lontani dai propri cari, chi in compagnia e chi con sé stesso.
Ricordate, Cammini d’Italia è una grande famiglia, la nostra.

Buona Pasqua.

 

Giulia Leanza