12 Consigli per camminare in inverno
Camminare tra paesaggi invernali e innevati può essere un’esperienza magica e rigenerante. Tuttavia, richiede una preparazione accurata e consapevolezza. E noi non vogliamo che l’inverno vi colga impreparati, cari camminatori! 😉
Quindi, in questo articolo vi guideremo attraverso 12 consigli essenziali per vivere al meglio i vostri trekking o Cammini invernali, in piena sicurezza e comfort.
Vestirsi a cipolla: la regola n.1 per camminare in inverno
Come prima cosa, come vi direbbe la nonna: ‘’Vestitevi a strati’’!
Anche noi vi consigliamo di adottare la tecnica del vestirsi a “cipolla”, ma con un’attenzione speciale agli strati tecnici. L’obiettivo è creare un sistema che ci permetta di:
- Regolare la temperatura corporea
- Gestire l’umidità
- Proteggerci dal vento e dalla pioggia
Quindi, a lato pratico? Come ci si veste per una giornata in cammino in inverno?
Ecco la regola dei 4 strati, in modo che gli strati che scegliamo ci diano un supporto al 100%:
- Baselayer: un capo che trasferisca l’umidità dalla pelle, potrebbe essere una maglia di tessuto tecnico anti umidità oppure una maglia con tessuto naturale traspirante
- Second layer: un capo isolante che trattenga il calore, potrebbe essere un pile o un fleece.
- Strato imbottito: per esempio un piumino leggero, oppure uno con un imbottitura più spessa. Regolatevi in base alla temperatura prevista per i giorni del vostro cammino o escursione. Evitate però l’effetto “omino Michelin”: dovete pur sempre essere comodi per camminare! Suggeriamo inoltre di non camminare con lo strato imbottito, ma di usare questo strato perlopiù quando ci si ferma.
- Guscio: una giacca impermeabile e antivento per proteggersi dal vento e da eventuali piogge e neve.
Se vuoi approfondire la parte relativa all’attrezzatura ti consigliamo di leggere anche questo articolo di blog!
Come proteggere testa, mani e piedi dal freddo
Come saprete, le estremità del nostro corpo, come testa, mani e piedi, sono le prime a raffreddarsi con le temperature basse. Ecco cosa fare per mantenerle al caldo:
- Proteggete la testa: indossate un cappello termico o un passamontagna che copra bene anche le orecchie. Considerate l’uso di una fascia antivento nei giorni più freddi.
- Tenete calde le mani: utilizzate guanti tecnici adatti alle basse temperature, preferibilmente impermeabili e con strati isolanti. Nei climi più rigidi, optate per guanti con fodera interna o muffole, che trattengono meglio il calore.
- Isolate i piedi: indossate calze termiche di materiali tecnici come lana merino o tessuti sintetici isolanti. Abbinatele a scarponi impermeabili con un buon isolamento termico e, se necessario, potete prendere in considerazione l’utilizzo di suolette riscaldanti
- Usate strati extra: portate sempre con voi un paio di guanti di ricambio e una seconda calza nel caso di pioggia o sudorazione eccessiva.
Seguendo questi accorgimenti, abbinati alla regola dei 4 strati di cui vi raccontavamo prima, vedrete che non patirete più il freddo durante le vostre avventure invernali!
In inverno meglio un vestito in più che uno in meno
Forse anche voi, come noi, siete degli amanti dello zaino leggero, e pesate ogni minimo oggetto o capo di abbigliamento che porti con voi, sia durante le escursioni che in cammino.
Ma ricordate che, in inverno, è sempre meglio avere un po’ di peso in più nello zaino che rischiare di soffrire il freddo!
Se avete dubbi su un capo da portare, mettetelo pure nello zaino: non fa mai male!
Il sole d’inverno: come proteggersi
Il sole d’inverno, specialmente in alta montagna o in ambienti innevati, può essere ingannevole e pericoloso per la pelle e gli occhi. Il riverbero della luce sulla neve, infatti, amplifica l’esposizione ai raggi UV, aumentando il rischio di danni alla vista e di scottature cutanee.
Ecco quindi tre consigli per proteggere la vista, la vostra pelle e le vostre labbra dal sole, ma anche dal freddo.
- Indossate occhiali da sole per schermare adeguatamente i raggi UV e ridurre il fastidio del riverbero sulla neve
- Applicate una crema solare con alto fattore di protezione (SPF 30 o superiore) su tutte le parti esposte
- Usate un burrocacao, se possibile con protezione solare, per prevenire screpolature, che a causa delle temperature basse, si presentano più regolarmente
Ramponi, ramponcini e ciaspole: quale scegliere durante un’escursione o cammino in inverno?
In montagna e sul ghiaccio bisogna avere i ramponi, che grazie alle punte metalliche fanno attrito evitando scivolamenti e ci permettono di proseguire il cammino anche in tratti ghiacciati.
Da tenere sempre nello zaino in questo periodo!
Anche i ramponcini da escursionismo, come i ramponi, servono per fare attrito sul ghiaccio, ma non sono adatti per le attività in montagna. Sono infatti indicati solo per sentieri facili e con pendenze minime, non per quelli montani e impervi.
Ideali per affrontare un cammino ad altitudini più basse, dove può essersi creato qualche tratto ghiacciato.
Le ciaspole consentono di “galleggiare” sulla neve fresca e sono utili in caso ci fossero diversi centimetri di neve, per non sprofondarvici dentro.
Un piccolo promemoria: se andiamo a fare una ciaspolata o comunque andremo a camminare su manto nevoso è buona norma inserire la margherita sui bastoncini da trekking. Così eviteremo di fare sprofondare le bacchette nella neve.
Una buona regola, specie quando siamo su sentieri poco conosciuti e impervi, è bene testare il terreno appoggiando prima il bastoncino del piede.
L’idratazione di mani, viso e labbra durante escursioni o Cammini in inverno
Vento e freddo possono screpolare mani, viso e labbra.
Per molti può essere una cosa di poco conto, ma certe persone sono più sensibili ed è meglio evitare che questa situazione si presenti.
Giochiamo di anticipo e idratiamoci prima di partire e più volte durante la giornata, con creme idratanti e burrocacao!
Acqua e cibo durante le escursioni o i Cammini invernali
In inverno, la corretta gestione di acqua e cibo diventa ancora più cruciale. Le basse temperature possono infatti creare situazioni inaspettate che, con i giusti accorgimenti, possiamo facilmente prevenire.
La borraccia è bene metterla all’interno dello zaino e soprattutto rovesciata. L’acqua tende a congelarsi dall’alto verso il basso, così evitiamo che il tappo (e l’acqua più in superficie) si congeli.
Se invece siete del team “sacca idrica”, ricordatevi di soffiare nel tubo dopo ogni sorso, per evitare che l’acqua residua si congeli.
Portate un thermos con bevanda calda, come un tè o un bel caffè caldo, da condividere con i vostri compagni di cammino, durante le soste.
Bonus tip: portare una tazza in più può tornare utile: non volete scottarvi bevendo direttamente dal thermos o raffreddare l’intera bevanda in attesa che diventi bevibile, vero?
Per quanto riguarda il cibo, è fondamentale portare snack energetici che siano facilmente digeribili e che non si congelino con il freddo.
La frutta secca è un’ottima scelta: mandorle, noci e anacardi sono ricchi di grassi buoni e proteine, perfetti per mantenere alte le energie.
Le barrette energetiche sono un’altra valida opzione, ma scegliete quelle che non diventano troppo dure con il freddo (quelle a base di datteri e frutta secca sono ideali).
Anche il cioccolato fondente è un ottimo alleato energetico, ma tenetelo in una tasca interna per evitare che diventi troppo duro.
Un piccolo sacchetto di mix trail con frutta disidratata, semi e frutta secca vi fornirà il giusto mix di carboidrati e proteine durante il percorso.
Ricordatevi di fare piccoli spuntini frequenti invece di pasti abbondanti: aiuta a mantenere costante il livello di energia!
Smartphone, tecnologia e batterie durante l’inverno
Il freddo rappresenta una sfida significativa per i dispositivi elettronici. Le batterie al litio dei nostri smartphone risentono fortemente delle basse temperature, con prestazioni che possono degradarsi drasticamente. L’autonomia della batteria può ridursi infatti fino al 50% a temperature fredde.
Ecco alcuni consigli per preservare la batteria dei vostri cellulari e altri dispositivi elettronici:
- Tenete lo smartphone vicino al corpo, preferibilmente in una tasca interna del giubbotto
- Utilizzate custodie termiche e isolanti per proteggere gli altri dispositivi elettronici dall’umidità e dal freddo. Riponeteli all’interno del vostro zaino, evitando tasche esterne ed esposte alle temperature più fredde
- Portate con voi un powerbank come riserva, che sia completamente carico. E ricordatevi di portare con voi tutti i cavi necessari per ricaricare i vostri diversi dispositivi (cavo micro USB, cavo iPhone, cavo USB tipo C)
- Utilizzate modalità “risparmio energetico” del vostro smartphone
- Spegnete il cellulare se non è strettamente necessario per risparmiare batteria
Alla fine la prevenzione è la migliore strategia per mantenere i vostri dispositivi funzionanti durante l’escursione invernale, quindi vedrete che seguendo questi consigli risparmierete una buona percentuale di batteria e non dovrete centellinare i minuti di utilizzo del cellulare quando davvero vi servirà.
Illuminazione e sicurezza durante un trekking invernale
Durante l’inverno, le giornate sono più corte perché il Sole, come sappiamo, sorge più tardi e tramonta prima.
Ciò porta a un’illuminazione meno intensa rispetto alle stagioni più calde, quindi di cosa abbiamo bisogno?
Di una torcia frontale, esatto!
Se succedesse di arrivare tardi in rifugio o fare ritorno a casa dopo il tramonto, non volete trovarvi al freddo e al buio, vero?
Ricordatevi la lampada frontale, perchè il vostro smartphone a fine giornata probabilmente sarà scarico e non potete contare su di lui come torcia.
Siate dei bravi camminatori: portate con voi sempre la torcia frontale o una lampada, a maggior ragione in inverno.
Le cornici di neve: cosa sono e come evitarle durante un’escursione o un cammino in inverno
Una cornice di neve è una formazione nevosa che si sviluppa in prossimità delle creste delle montagne, causata dall’azione persistente del vento.
Il vento, soffiando da una direzione predominante, trasporta e accumula la neve oltre il crinale, creando una sporgenza a sbalzo che può estendersi anche per diversi metri oltre il bordo reale della montagna.
Queste strutture sono particolarmente pericolose perché, dalla parte superiore del pendio, appaiono come una naturale continuazione della montagna, ma in realtà, sotto di esse si nasconde il vuoto.
Possono infatti collassare sotto il peso di un escursionista o staccarsi spontaneamente con l’aumento delle temperature, causando cadute fatali o innescando valanghe sui pendii sottostanti.
Per prevenire incidenti, è essenziale mantenersi a distanza di sicurezza dal bordo delle creste, camminando sul versante sopravento, e prestare particolare attenzione in condizioni di scarsa visibilità.
La consultazione dei bollettini nivometeorologici prima dell’escursione è fondamentale per valutare le condizioni del manto nevoso e del vento. In caso di dubbio sulla presenza di cornici, è sempre meglio scegliere percorsi alternativi o tornare sui propri passi: camminatori, non esiste nessun percorso che valga il rischio di un incidente in montagna!
Escursioni nella neve: Artva, sonda e pala sono obbligatori, oppure no?
Il decreto legislativo del 28 febbraio 2021 n. 40, entrato in vigore il 1° gennaio 2022 cita:
“I soggetti che praticano attività escursionistiche in particolari ambienti innevati, anche mediante le racchette da neve, laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe, devono munirsi di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca (ARTVA), pala e sonda da neve, per garantire un idoneo intervento di soccorso.”
Andiamo a capire quali sono i sistemi antivalanga che tutti noi dovremmo avere se percorriamo zone a rischio valanga, e come vengono utilizzati:
L’ARTVA («Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga») è un dispositivo elettronico che consente di trasmettere e ricevere segnali radio. La sua funzione è di localizzare le persone travolte da una valanga, aumentando significativamente le possibilità di un salvataggio tempestivo. Gli escursionisti e sciatori che affrontano aree a rischio valanghe devono indossarlo acceso in modalità trasmissione, così da garantire la tracciabilità in caso di emergenza.
La sonda è un’asta telescopica o pieghevole che viene infilata nella neve in punti strategici per confermare la posizione rilevata dal dispositivo ARTVA. La sonda aiuta a capire esattamente a quale profondità si trova il sepolto, mentre la pala aiuta a rimuovere rapidamente la neve e liberare la persona sepolta.
Questi ultimi due strumenti, usati in combinazione con l’ARTVA, sono indispensabili per un intervento di soccorso efficace in caso di valanga.
Il costo di un kit completo ARTVA (comprensivo di ARTVA, pala e sonda) varia tra 250 € e 500 €, a seconda della marca e delle caratteristiche dei singoli strumenti. Si tratta di un investimento importante, ma necessario per chi frequenta abitualmente ambienti montani innevati.
Tuttavia, per chi pratica escursionismo su sentieri sicuri e non a rischio valanghe, l’acquisto del kit non dovrebbe essere necessario.
Se, invece, fate regolarmente uscite con le ciaspole in montagna, dovreste prendere in considerazione di dotarvene.
L’importanza di pianificare un’escursione o un cammino in inverno
Pianificare accuratamente un’escursione oppure un cammino, sebbene sia sempre una buona prassi, in inverno diventa ancora più cruciale a causa delle giornate più corte e delle condizioni meteo spesso imprevedibili.
Una preparazione adeguata può fare la differenza tra un’avventura piacevole e una situazione rischiosa.
Ecco alcuni consigli pratici:
- Studiate il meteo e le condizioni del percorso: verificate le previsioni meteorologiche e controllate lo stato del vostro itinerario, includendo orari di alba e tramonto per organizzare al meglio la vostra giornata.
- Calcolate il chilometraggio e le tempistiche: considerate non solo la distanza totale, ma anche il tempo necessario per le pause e eventuali rallentamenti dovuti alla neve o al ghiaccio.
- Scaricate la traccia del percorso in modalità offline: assicuratevi di avere il percorso salvato sul vostro smartphone o dispositivo GPS, così da poterlo consultare anche in assenza di segnale.
- Informatevi sui rischi di valanghe: se siete in ambienti montani consultate i bollettini valanghe della zona e, se necessario, dotatevi di attrezzatura adeguata come ARTVA, pala e sonda (vedi paragrafo “Escursioni nella neve: Artva, sonda e pala sono obbligatori, oppure no?”)
- Comunicate il vostro itinerario: avvisate sempre qualcuno di fiducia riguardo al percorso che intendete seguire e all’orario previsto di rientro.
La natura invernale ha una magia tutta sua: i paesaggi innevati, il silenzio ovattato, le tracce dei passi e degli animali sulla neve fresca, i sentieri poco battuti, la Natura che si riposa.
Non rinunciate a queste emozioni, ma preparatevi con cura, rispettate l’ambiente e godetevi in sicurezza le vostre avventure invernali!
Per scoprire il vostro prossimo cammino invernale, abbiamo preparato una lista dei cammini percorribili durante questa stagione: troverete l’ispirazione perfetta per il vostro prossimo cammino invernale!
Buone escursioni e buoni cammini!