ABRUZZO

CAMMINO DEI PARCHI NATURALI
Questo cammino è percorribile per la maggior parte della sua lunghezza tutto l’anno. Tuttavia alcune tappe sono consigliate in determinati periodi. In base ai consigli date dall’associazione di riferimento, le prime sei tappe sono percorribili tutto l’anno, mentre per la tappa 7 (da Monte Livata a Camerata Nuova) il periodo migliore va da Aprile a Novembre (a seconda delle nevicate). Per quanto riguarda la terza settimana di viaggio, le tappe consigliate tutto l’anno sono la tappa 14, la tappa 15, 17 e 18. Nella quinta settimana, la tappa consigliata per l’inverno è la 20, le restanti non sono adatte alla stagione invernale.
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CAMMINO NELLE TERRE MUTATE
Secondo quanto consiglia l’associazione, in inverno il Cammino nelle Terre Mutate è percorribile da persone esperte che sanno comportarsi adeguatamente su terreno innevato e ben attrezzate (giacche a vento, scarponi impermeabili, ghette, ecc). C’è da considerare che con la neve in alcuni punti la segnaletica orizzontale può essere coperta e quindi non visibile. Un altro punto da tenere in considerazione è l’accoglienza: alcuni posti chiudono per la stagione invernale, quindi, bisogna semplicemente prepararsi prima della partenza chiamando in tempo le varie strutture.
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CAMPANIA


CAMMINO DI SAN NILO
Il Cammino di San Nilo è interamente percorribile anche nei mesi invernali. Le temperature nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non sono eccessivamente rigide, anche perché il percorso è molto vicino al mare. Tutte le tappe del cammino hanno tratti che attraversano i paesi a quote molto contenute, comprese tra i 250mt e i 700mt. Molto raramente nevica a queste quote, perciò, può essere la meta ideale per chi vuole camminare in sicurezza evitando i mesi estivi troppo caldi. Si consiglia sempre di inviare una mail a info@camminibizantini.com per informare di aver intrapreso il cammino. In inverno, è bene gestire in maniera ottimale i tempi per non rischiare di camminare al buio in zone disabitate, dato che tra dicembre e gennaio alle 16 è già buio. L’accoglienza non presenta alcun problema, in quanto le strutture sono aperte tutto l’anno.
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CALABRIA
CAMMINO DI SAN FRANCESCO DI PAOLA
Per intraprendere questo cammino nel periodo invernale bisogna valutare le condizioni atmosferiche per tempo. Infatti, è sempre piuttosto piovoso sulla fascia tirrenica calabrese e c’è la possibilità di incontrare neve sopra i 1.000 metri di quota (4 tappe su 6 superano ampiamente questa quota). In condizioni meteo favorevoli si può percorrere tranquillamente (non ci sono guadi di grossi fiumi o terreni paludosi/fangosi). Tuttavia, possono capitare periodi con oltre 1 metro di neve sulle parti più alte (che data l’influenza del mare, spesso dura solo per qualche giornata o al massimo una settimana). La cosa più saggia da fare è quella di controllare le previsioni meteo prima di mettersi in cammino. Le strutture sono quasi tutte aperte. In ogni caso, conviene sempre prenotare con anticipo per accertarsi della disponibilità.
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EMILIA-ROMAGNA


VIA DEGLI DEI
La Via degli Dei è percorribile in Inverno ma bisogna tenere conto di diversi fattori. Innanzitutto, il grado di preparazione dei camminatori che molto (troppo) spesso tendono a sottovalutare questo itinerario solo perchè non si arriva ad alta quota. Infatti, il tratto sopra gli 800/1000 metri (da Madonna dei Fornelli a Monte Gazzaro) può avere lunghi tratti di neve e quindi diventare molto difficoltoso o spesso impraticabile. La neve può nascondere i segnali e di conseguenza può diventare complicato riuscire a seguire il giusto sentiero. E’ bene ricordare che per percorrere tratti così lunghi innevati servono le ciaspole, con cui però non si possono fare tappe lunghissime.
Quindi, sarà necessaria attenzione all’attrezzatura e allo studio della suddivisione delle tappe.
Le strutture ricettive sono all’80% aperte ma è consigliata assolutamente la prenotazione prima di partire anche perchè sono coloro che possono dare indicazioni sul meteo in tempo reale.
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CAMMINO DI DANTE
Questo cammino è al 95% su sterrati, sentieri CAI, campi e boschi; in più, ci sono 3 guadi, senza contare gli attraversamenti nei paesi, città e località urbane. Inoltre, la parte Emiliana è più argillosa quindi con maggiori probabilità a frane. Perciò bisogna considerare che affrontando questo cammino in Inverno, si possono incorrere in difficoltà. Il periodo consigliato è quello che va da metà Aprile fino a fine Ottobre. In ogni caso, prima di partire, si può telefonare all’associazione di riferimento, che dà totale disponibilità di informazioni su qualsiasi variante, cambio di gestione dei locali di accoglienza e consigli sul percorso.
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FRIULI-VENEZIA GIULIA


VIA FLAVIA
Tutta la Via Flavia è percorribile d’inverno, è consigliabile però di non fare la Variante Alta ma rimanere sulla normale. Ovviamente, sarà necessario il solito abbigliamento da pioggia ed è consigliato, ma non obbligatorio, l’uso dei bastoncini per evitare eventuali cadute su foglie o fango. Essendo vicino al mare, la Via Flavia raramente può avere tratti ghiacciati e l’altezza massima che si raggiunge (solamente la 1° tappa) è 180 metri s.l.m.. Le accoglienze sono tutte aperte, bisogna però telefonare o mandare la mail, con un certo anticipo.
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LAZIO
CAMMINO NELLE TERRE MUTATE
Secondo quanto consiglia l’associazione, in inverno il Cammino nelle Terre Mutate è percorribile da persone esperte che sanno comportarsi adeguatamente su terreno innevato e ben attrezzate (giacche a vento, scarponi impermeabili, ghette, ecc). C’è da considerare che con la neve in alcuni punti la segnaletica orizzontale può essere coperta e quindi non visibile. Un altro punto da tenere in considerazione è l’accoglienza: alcuni posti chiudono per la stagione invernale, quindi, bisogna semplicemente prepararsi prima della partenza chiamando in tempo le varie strutture.
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LOMBARDIA
VIA VALERIANA
Questo cammino è percorribile anche in inverno solamente da Pilzone d’Iseo a Edolo. Purtroppo, la settima e l’ottava tappa sono impraticabili per la presenza delle piste da sci, perciò, rimarranno chiuse fino al 31 maggio.
Prima di mettersi in cammino, è consigliabile consultare le news sul sito ufficiale dell’associazione.
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VIA MATILDICA DEL VOLTO SANTO
Questa Via è un percorso lungo che attraversa aree molto diverse tra loro, per terreno e condizioni: da Mantova a Reggio si attraversano le pianure del Po; da Reggio a San Pellegrino si salgono prima le colline matildiche e poi il crinale dell’appennino; da San Pellegrino a Lucca si scende il vario terreno della Garfagnana. In inverno, il tratto migliore da scegliere è di certo quello da Mantova a Reggio, a meno di problemi legati alla piena del Po e alla ristrutturazione del ponte di San Benedetto sul Po. Eventualmente, ci si può spingere anche più in là, fino al Castello di Canossa. Si tratta infatti in gran parte di ciclabili con fondo compatto, sassoso o addirittura in asfalto che costeggiano il Po e i suoi affluenti. Dal Castello di Canossa i sentieri e le mulattiere dell’Appennino, con la cattiva stagione, possono diventare molto impegnativi da percorrere. Nelle tappe di Crinale (quelle che partono da Toano e fino a Castelnuovo Garfagnana) il passaggio in inverno è da evitare se non adeguatamente preparati, sia tecnicamente che come materiali, con la sicura presenza di neve e freddo intenso. Da Castelnuovo Garfagnana fino a Lucca invece le condizioni del terreno e del clima sono più favorevoli al cammino, anche se si percorrono diversi tratti di sentiero e mulattiere che possono risultare fangose. La ricettività e l’ospitalità sono garantite, anche se con qualche minore opzione, in tutte le tappe.


CAMMINO DI CARLO MAGNO
Il cammino è percorribile anche in inverno per le prime 4 Tappe da Lovere-Edolo. L’ultima tappa, in caso di precipitazioni nevose risulta impraticabile, quindi consigliamo prima di affrontare questa tappa di consultare le news del sito dell’associazione.
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PUGLIA
ROTTA DEI DUE MARI
La Rotta dei Due Mari è totalmente praticabile. Con poncho, un paio scarpe impermeabili e magari le ghette per situazioni estreme non si dovrebbero incontrare particolari difficoltà. Le strutture convenzionate con l’associazione offrono il servizio tutto l’anno.
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CAMMINO DEL SALENTO
Il Cammino del Salento si può tranquillamente percorrere in inverno. Le strutture sono aperte, ma ovviamente è indispensabile prenotare per tempo. Le uniche problematiche sono dovute al vento forte e alle possibili mareggiate. Quindi, l’unica accortezza è quella di verificare le condizioni meteo preventivamente e di non camminare in caso di allerta meteo (che l’associazione comunica puntualmente sui propri social). Ovviamente, non si troverà mai neve, tranne eventi eccezionali una volta ogni 20 anni. Pioggia e vento sono il problema principale. Le temperature minime si aggirano sui 10 gradi di giorno.
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SICILIA
MAGNA VIA FRANCIGENA
la Magna Via è percorribile anche in inverno e ha delle varianti invernali per bypassare i punti di guado non agibili in inverno. Si consiglia di partire sempre informandosi coi comitati di accoglienza sulle condizioni della tratta successiva e di dotarsi dell’equipaggiamento di base per chi cammina in Inverno. Tutte le accoglienze sono fruibili quando sono segnalate.


SARDEGNA


CAMMINO DELLE 100 TORRI
Il percorso non presenta particolari problemi. L’unico consiglio, oltre all’equipaggiamento adeguato, è quello di controllare per tempo la disponibilità delle strutture di accoglienza che potrebbero essere chiuse durante la stagione invernale.
IL CAMMINO MINERARIO DI SANTA BARBARA
Il Cammino Minerario di Santa Barbara è praticabile anche in inverno poichè le temperature non sono quasi mai rigide. Tuttavia, ci sono alcune tappe in cui è preferibile fare delle varianti in caso di forti piogge o mareggiate. Tappa 5: Da Portixeddu a Piscinas. Per la tappa 6, da Piscinas a Montevecchio, esiste una variante su strada sterrata se il primo guado non è percorribile. Tappa 22: da Carbonia a Nuraxi Figus, dove, in caso di esondazione del Rio Flumentepido, è possibile utilizzare la variante presente nel sito della Fondazione CMSB. Naturalmente, prima di partire, si consiglia di munirsi dell’attrezzatura adeguata e di prenotare in anticipo le strutture d’accoglienza, poichè d’inverno alcune posso essere chiuse.


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