Perché si chiama Via degli Dei?
La Via degli Dei, è senza dubbio uno dei cammini più percorsi d’Italia. Molti però, non sanno perché questa denominazione.
La Via degli Dei è un percorso trekking lungo circa 130 km che unisce Piazza Maggiore a Bologna e Piazza della Signoria a Firenze. Il cammino ripercorre un’antica via che i Romani utilizzavano, chiamata Flaminia Militare, all’epoca Bologna era chiamata Felsinea, infatti lungo il percorso ci si imbatte in dei selciati romani appartenenti al 187 a.C.
Il percorso è stato recuperato intorno agli anni ’90, durante degli scavi archeologici in quanto sono state trovate delle tracce di antiche strade romane che univano Felsinea (Bologna) a Fiesole.
Perchè si chiama “Via degli Dei”?
- Si chiama Via degli Dei perché il percorso attraversa monti e località che hanno nomi di antiche divinità pagane come:
- Monte Adone
- Monzuno (Mons Iovis, monte di Giove)
- Monte Venere
- Monte Luario (Lua era la dea romana dell’espiazione).
La Via degli Dei è diventata una delle principali attrattive dell’Appennino per gli amanti del trekking e della mountain bike ripercorrendo “lentamente” questo pezzo di storia gustando a pieno la bellezza incontaminata di questi luoghi.
Il percorso è lungo 130 km, collega Bologna a Firenze ed è percorribile dai 4 ai 6 giorni a seconda del livello di allenamento o in 2/3 giorni in mountain bike.
La Via degli Dei inizia da Piazza Maggiore, attraversando tutto il porticato bolognese e termina a piazza della Signoria a Firenze.
Un po’ di storia…
Sul crinale tra Setta e Savena, gli Etruschi percorsero per almeno 4 secoli un’antica strada che congiungeva Fiesole con Felsina, al fine di sviluppare i loro traffici e favorire il loro dominio sulla Pianura Padana.
Poi i Romani, avendo fondato nel 189 a.C. la colonia di Bononia sui resti dell’antica Felsina, sentirono la necessità di garantire un collegamento con Arezzo e Roma attraverso gli Appennini: sul precedente tracciato etrusco costruirono nel 187 a.C. con il console Caio Flaminio una vera e propria strada romana transappenninica denominata Flaminia Militare.
Anche nel Medioevo non si perse l’abitudine di percorrere a piedi o a cavallo questo antico percorso, il più agevole che permettesse di attraversare questo tratto di Appennino. Tuttavia, al lastricato romano caduto presto in disuso e sommerso dalla vegetazione, si sostituì un semplice sentiero, una stretta mulattiera senza pavimentazione, utilizzata dai viandanti che avessero necessità di percorrere questo cammino.
La Via degli Dei, percorso ideato alla fine degli anni ’80 del ‘900 da un gruppo di escursionisti bolognesi, ricalca prevalentemente questi antichi tracciati e, tra Monte Bastione e Monte di Fo’, passa accanto ad alcuni pregevoli basolati della strada romana, ora riscoperti.