Diari
22 Ago 2024

La nostra Via Spluga: 70 km fra la Svizzera e l’Italia

Io (Fra), Vins e Billo abbiamo appena concluso un’avventura straordinaria lungo la Via Spluga, percorrendo ogni tappa del viaggio da Thusis a Chiavenna. Abbiamo creato un docufilm che cattura ogni momento di questa esperienza unica, dalle preparazioni iniziali alle riflessioni finali.

Giorno 0: Thusis

Il giorno zero, 23 giugno 2024, è dedicato ai preparativi e alla partenza. Dopo aver visitato brevemente Chiavenna con Carlotta e Gloria, referenti della Via Spluga, abbiamo viaggiato in bus, prendendo prima il 561 verso Splügen e poi il 541 verso Thusis. La sera ci siamo dedicati a sistemare il nostro equipaggiamento e a familiarizzare con la nostra base per i prossimi giorni. Thusis, con il suo fascino tranquillo e la vista delle montagne circostanti, ci accoglie con un calore che preannuncia l’inizio di un’avventura memorabile.

Nel pomeriggio, abbiamo avuto il tempo di esplorare Thusis, un delizioso borgo svizzero. Abbiamo passeggiato per le strade, ammirando l’architettura tradizionale e visitando il centro storico. Ogni angolo sembra raccontare storie di un passato ricco e affascinante. Abbiamo fatto una sosta presso una caffetteria locale, dove abbiamo assaporato un caffè e una fetta di torta, ricaricandoci per l’inizio del nostro cammino.

La serata è stata dedicata alla preparazione finale del nostro equipaggiamento. Abbiamo controllato le mappe, organizzato i bagagli e discusso l’itinerario per il giorno successivo. L’eccitazione cresce mentre ci avviciniamo al momento in cui finalmente metteremo piede sulla Via Spluga. Siamo pronti per l’inizio di un’avventura che promette di essere tanto impegnativa quanto gratificante.

Partenza da Chiavenna verso Thusis

Tappa 01: Da Thusis ad Andeer

Data: 24 giugno 2024
Distanza percorsa: Circa 16 km
Dislivello: +750 m / -315 m

Il viaggio inizia

L’alba su Thusis ci accoglie con un cielo limpido e un’aria fresca che promette una giornata perfetta per camminare. Mentre ci prepariamo a partire, l’entusiasmo è palpabile. C’è qualcosa di speciale nel primo passo di un viaggio che sai cambierà qualcosa dentro di te. Thusis, con le sue strade tranquille e le montagne che la circondano, sembra un luogo perfetto per iniziare questa avventura. Iniziamo con il registrare il docufilm alle 05.45 del mattino, così da avvantaggiarci sulla tabella di marcia e fare colazione alle 07.00 con già la prima clip già in tasca.

Partenza da Thusis: il battito del cuore del cammino

Il sentiero inizia dolcemente, avvolgendoci in un paesaggio che si trasforma rapidamente da urbano a rurale. Lasciamo alle spalle il borgo e ci immergiamo nei boschi di conifere, accompagnati dal canto degli uccelli e dal rumore dei nostri passi sul terreno soffice. Le prime ore di cammino sono un assaggio di quello che ci attende: un mix di quiete e bellezza naturale che ci invita a lasciare andare i pensieri quotidiani e a concentrarci su ciò che abbiamo davanti. Ponti, ci sono tantissimi ponti su questo cammino!

A metà mattina, il sentiero ci porta in prossimità delle Gole della Via Mala e dei torrenti che attraversano la valle. I rumore dell’acqua che scorre accanto a noi ci ricorda che la natura qui è potente e viva, una presenza costante che ci accompagnerà lungo tutta la Via Spluga. Ci fermiamo per una breve pausa, ammirando i giochi di luce che filtrano attraverso gli alberi e riflettono sull’acqua. Attraversiamo il magnifico Ponte Traversina, passando quindi per la variante alta di questa prima tappa.

Da Reischen a Zillis: attraverso la storia

Proseguendo il cammino, ci avviciniamo al piccolo villaggio di Reischen. È un luogo che sembra uscito da una cartolina, con le sue case in legno e i prati verdi che lo circondano. Decidiamo di fare una breve sosta per ristorarci, osservando la semplicità e la tranquillità della vita quotidiana in questo angolo di mondo. Qui, il tempo sembra scorrere più lentamente, e questo ci permette di apprezzare ancora di più la bellezza del percorso.

Lasciato Reischen, continuiamo verso Zillis, famosa per la Chiesa di San Martino, definita come la Sistina delle Alpi. La chiesa merita sicuramente una visita: i suoi affreschi sul soffitto sono un capolavoro che racconta storie di un’epoca lontana. Camminare tra queste mura antiche, che hanno visto secoli di pellegrini e viaggiatori, ci fa sentire parte di una lunga tradizione, come se il nostro viaggio fosse solo un altro capitolo in un libro che si scrive da secoli.

L’arrivo ad Andeer: il calore dell’ospitalità

Con il passare delle ore, ci avviciniamo ad Andeer, la meta della nostra prima giornata. Il sentiero si apre su un panorama che toglie il fiato: una valle verdeggiante incorniciata dalle montagne, con il villaggio di Andeer che si staglia in lontananza. L’ingresso nel villaggio è accompagnato da un senso di soddisfazione e di attesa per ciò che ci attende.

Ad Andeer ci accoglie un’atmosfera accogliente e rilassata. Abbiamo alloggiato presso l’Hotel Fravi, una struttura storica che si affaccia sulla piazza principale. Il personale ci accoglie con un sorriso e, dopo una giornata di cammino, nulla è più apprezzato di una doccia calda e di un letto comodo.

Per la cena, ci dirigiamo verso il ristorante dell’hotel, noto per la cucina tradizionale della regione. Il menù offre piatti tipici grigionesi, tra cui la famosa “capuns”, un piatto di foglie di bietola ripiene di pasta e carne, servito con salsa alla panna. È un pasto sostanzioso, perfetto per recuperare le energie dopo una lunga giornata di cammino.

Riflessioni della giornata

Mentre ci rilassiamo nel nostro alloggio, le prime impressioni della Via Spluga iniziano a sedimentarsi. La bellezza dei paesaggi, l’incontro con i villaggi alpini e la sensazione di essere parte di qualcosa di più grande rendono questo primo giorno indimenticabile. Ci rendiamo conto che la Via Spluga non è solo un cammino tra le montagne, ma un viaggio nel cuore delle Alpi, dove la natura e la storia si intrecciano in modo profondo.

Questa prima giornata è stata un perfetto inizio. Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i giorni successivi, ma per ora, la soddisfazione di aver completato la prima tappa ci riempie di gratitudine.

Ponte Traversina – Variante Traversina della prima tappa

Tappe 02: da Andeer a Splügen

Data: 25 giugno 2024
Distanza percorsa: circa 16 km
Dislivello: +750 m / -300 m

Partenza da Andeer: un nuovo giorno di avventura

La giornata inizia presto, con il sole che illumina il pittoresco villaggio di Andeer. Dopo una colazione sostanziosa presso l’Hotel Fravi, ci prepariamo per la tappa odierna. L’atmosfera di Andeer, con le sue strade tranquille e l’ospitalità calorosa, ci ha lasciato un’impressione duratura. Tuttavia, sappiamo che la giornata di oggi ci porterà attraverso paesaggi ancora più mozzafiato.

Attraverso la valle di Andeer: natura e silenzio

Il sentiero si snoda lungo la valle di Andeer, offrendo panorami spettacolari delle montagne circostanti. Il cammino è costellato di boschi e pascoli, e il rumore del Reno Posteriore che scorre accanto a noi ci accompagna costantemente. La freschezza dell’aria alpina e la serenità del paesaggio ci permettono di immergerci completamente nell’esperienza.

A metà mattina, ci fermiamo per visitare le Gole della Roffla. Questo spettacolare fenomeno naturale, con le sue pareti rocciose a picco e le rapide tumultuose, è stato descritto da alcuni camminatori incontrati lungo il percorso come una “very scary waterfall”. La potenza e la bellezza delle gole ci lasciano senza parole, e ci sentiamo piccoli di fronte alla grandiosità della natura.

Sosta a Sufers: pranzo e rifornimento

Proseguendo lungo il sentiero, arriviamo a Sufers per la pausa pranzo, un borgo curatissimo, tipico delle Alpi Svizzere. Questo piccolo villaggio è un’oasi di tranquillità, dove approfittiamo per ricaricare le energie, dopo aver preso un po’ d’acqua dal cielo. Il momento di relax ci permette di riflettere sul percorso e di godere della compagnia dei compagni di viaggio.

Arrivo a Splügen: rilassamento e tradizione

Nel tardo pomeriggio, raggiungiamo Splügen, un affascinante villaggio alpino noto per la sua architettura tradizionale e il suo carattere storico. Siamo accolti calorosamente e ci sistemiamo presso l’Hotel Bodenhaus, un albergo che offre un’atmosfera rustica e accogliente.

Gole della Roffla

Tappa 03: da Splugen a Isola

Data: 26 giugno 2024
Distanza percorsa: circa 18 km
Dislivello: +750 m / -1.000 m

Partenza da Splügen: l’ascesa verso il Passo dello Spluga

La giornata inizia presto, con un’aria fresca e il cielo limpido sopra Splügen. Dopo una colazione energetica presso l’Hotel Bodenhaus, ci prepariamo per una delle tappe più impegnative del nostro cammino: l’ascesa verso il Passo dello Spluga, mentre ci lasciamo alle nostre spalle per l’ultima volta il fiume Reno Posteriore.

Il sentiero inizia a salire dolcemente, ma presto la pendenza aumenta, trasformandosi in una salita più intensa. Man mano che guadagniamo quota, il paesaggio alpino si fa sempre più spettacolare. Ogni curva ci offre nuove prospettive sulle vette circostanti.

Arrivo al Passo dello Spluga: 2114 metri di meraviglia

Finalmente, raggiungiamo il Passo dello Spluga, a 2114 metri sul livello del mare. La vista dalla cima è mozzafiato: le montagne svizzere e italiane si estendono all’orizzonte, e il panorama è un vero e proprio premio per la fatica della salita. Ci fermiamo per scattare alcune foto e per fare una pausa ristoratrice, ammirando il paesaggio spettacolare. Ahimé, il tempo peggiora tutto di un botto.

In compagnia di Gloria e Carlotta: la scoperta di Montespluga

Dopo la sosta al passo, proseguiamo sotto la pioggia battente verso il Lago di Montespluga, dove siamo raggiunti da Gloria e Carlotta, referenti dell’ufficio turistico della Valchiavenna. Ci accompagnano fino all’abitato di Montespluga e lungo le sponde dell’omonimo lago, offrendoci preziose informazioni sulla storia e la geografia della zona. Attendiamo il termine del maltempo e passiamo poi per la diga del Lago di Montespluga, un’imponente struttura ingegneristica e ci regala uno spettacolo di pura bellezza.

Arrivo alle gole del Cardinello e discesa verso Isola

Dopo aver salutato Gloria e Carlotta, ci dirigiamo verso le gole del Cardinello. Le gole, con le loro pareti rocciose e le cascate, sono un’altra meraviglia naturale che ci lascia senza parole. Proseguiamo lungo il sentiero, seguendo il corso del fiume Liro, che ci accompagna in una discesa serena verso l’abitato di Isola.

Soggiorno a Isola: relax e storia

Arriviamo a Isola nel tardo pomeriggio e ci sistemiamo presso la Locanda Cardinello, gestita da Martino. Questa affascinante locanda storica, risalente al 1722, offre un’accoglienza calorosa e una cena deliziosa. La locanda è immersa in un’atmosfera tradizionale, e la cena preparata da Martino è il modo perfetto per concludere una giornata intensa e piena di emozioni.

Riflessioni della giornata

La giornata di oggi è stata una delle più memorabili del nostro viaggio. La salita al Passo dello Spluga è stata impegnativa ma gratificante, e la visita al Lago di Montespluga, accompagnati da Gloria e Carlotta, ha arricchito la nostra esperienza. Le gole del Cardinello e la discesa lungo il fiume Liro hanno concluso la giornata con panorami incantevoli e un senso di pace.

Lago di Montespluga

Tappa 04: da Isola a Chiavenna

Data: 27 giugno 2024
Distanza percorsa: circa 21 km
Dislivello: +300 / -1.100 m

Partenza da Isola: la discesa verso la Valle di San Giacomo

Partiamo dall Locanda Cardinello, dove Martino, che abbiamo intervistato nel docufilm, ci saluta calorosamente. Siamo pronti per affrontare l’ultima tappa del nostro cammino lungo la Via Spluga. La discesa da Isola verso Chiavenna ci aspetta, e siamo entusiasti di scoprire l’ultima parte del nostro percorso.

Attraverso la Valle di San Giacomo: un paesaggio mozzafiato

Il sentiero si snoda lungo la Valle di San Giacomo, un’area caratterizzata da ampi prati, boschi e panorami montani spettacolari. La discesa è graduale e permette di godere di un paesaggio che cambia dolcemente con il passare delle ore. Il fiume Liro ci accompagna lungo il percorso, offrendo un piacevole sottofondo di suoni naturali.

Durante la nostra camminata, facciamo una sosta per ammirare il paesaggio pittoresco e per scattare qualche foto. La tranquillità della valle e la bellezza dei panorami sono una conclusione perfetta per il nostro viaggio.

Visita a Campodolcino: un tuffo nella storia e nella cultura

Arriviamo a Campodolcino nel tardo mattino e ci dirigiamo verso il Museo della Via Spluga e della Valle di San Giacomo (Mu.Vi.S.). Questo museo offre una panoramica approfondita sulla storia e la cultura della Via Spluga e della valle circostante. Esploriamo le esposizioni che raccontano le tradizioni locali, le storie dei viaggiatori antichi e l’importanza storica di questa via di comunicazione.

La visita al Mu.Vi.S. è un’opportunità preziosa per comprendere meglio il contesto storico del nostro percorso e apprezzare la ricchezza culturale della regione.

Arrivo a Chiavenna: conclusione del cammino

Dopo la visita al museo, proseguiamo verso Chiavenna, la nostra meta finale. La discesa finale ci conduce al cuore della cittadina, dove ci aspetta una vivace atmosfera. Arriviamo nel pomeriggio e ci sistemiamo presso l’Hotel Crimea, dove possiamo rilassarci e riflettere sul viaggio appena concluso.

Arrivo a Chiavenna

Riflessione finale sul cammino

Concludere il cammino lungo la Via Spluga è stato un viaggio di crescita personale e di scoperta. Ogni giorno ha offerto nuove sfide e nuove meraviglie, dalle aspre salite al Passo dello Spluga fino ai panorami mozzafiato della Svizzera.

La Via Spluga non è solo un percorso fisico attraverso le Alpi, ma anche un viaggio attraverso il tempo e la tradizione. Camminare su questa storica via ci ha connesso con la storia degli antichi viaggiatori e ci ha immerso nella bellezza naturale di una delle regioni più affascinanti delle Alpi. Ogni passo ha raccontato una storia, ogni vista ha offerto una nuova prospettiva, e ogni incontro ha arricchito la nostra esperienza.

Siamo grati per le persone che abbiamo incontrato, per i luoghi che abbiamo esplorato e per le esperienze che abbiamo condiviso. Questo cammino è stato un’avventura che ci ha insegnato il valore della pazienza, della perseveranza e della bellezza che si trova nei piccoli dettagli della vita. Concludiamo questo viaggio con un senso di realizzazione e gratitudine, portando con noi ricordi indelebili e una rinnovata connessione con la natura e la storia.

Non ti resta che guardare il docufilm completo per vivere con noi quest’avventura!

Articolo di
Francesco Boggi

Quando posso mi ritiro fra i monti, quando non posso ne parlo qui.

Cammini d’Italia Co-Founder

Head of Marketing