I cammini più ricercati del 2023 sul portale Cammini d’Italia
Il turismo lento continua a conquistare i cuori degli appassionati di viaggi e non solo. Anche nel 2023, Cammini d’Italia è entusiasta di presentare “I cammini più ricercati del 2023 sul portale cammini d’Italia“. Il fenomeno dello slow tourism, sempre più diffuso, testimonia come sempre più viaggiatori abbiano abbracciato la filosofia di vivere e scoprire l’Italia lentamente!
Tanti aggiornamenti a supporto dei camminatori
Durante il corso del 2023, sono stati effettuati significativi investimenti per agevolare l’utente nella ricerca del cammino ideale e per fornire supporto in tutte le fasi: ricerca del cammino, selezione, navigazione e condivisione del diario dell’esperienza vissuta. Gli strumenti introdotti nell’ultimo anno sono i seguenti:
- Nuovo portale con design completamente rinnovato;
- Strumento di ricerca dei cammini con filtri avanzati;
- App per visualizzazione delle mappe e navigazione delle stesse
Classifica dei cammini più ricercati del 2023 sul portale Cammini d’Italia
Ogni anno, elaboriamo un breve report con l’obiettivo di analizzare le tendenze e il comportamento degli utenti, evidenziando i cammini più ricercati sul nostro portale. I dati analizzati vengono estratti e confrontati utilizzando lo strumento Jetpack. Questo processo ci consente di offrire una panoramica dettagliata delle preferenze degli utenti e di identificare le mete più popolari, contribuendo così a migliorare l’esperienza complessiva della community di Cammini d’Italia. Di seguito riportiamo la classifica:
10. Cammino Minerario di Santa Barbara
Al decimo posto dei Cammini più ricercati del 2023 con 8mila visite c’è il Cammino Minerario di Santa Barbara.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara, trenta tappe all’interno del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna nel sud-ovest della Sardegna. Un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso dedicato alla Santa Patrona dei minatori, che si sviluppa lungo gli antichi cammini minerari attraversando chiese e luoghi di culto.
All’alba della rivoluzione industriale dell’800 era la Sardegna a provvedere, quasi totalmente, al fabbisogno metallifero del nascente stato italiano. E l’obiettivo del Cammino è di far riscoprire gli antichi percorsi delle miniere: dai sentieri percorsi dai minatori per recarsi al lavoro, alle vecchie mulattiere e ferrovie per il trasporto dei minerali grezzi. Tracciati lungo i quali si è conservato un patrimonio tecnico-scientifico, storico-culturale, religioso, paesaggistico-ambientale e socio-antropologico, dell’epopea mineraria sarda.
Sviluppato principalmente su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, solo il 25% del Cammino si percorre su strade di centri urbani o su brevi tratti extraurbani in asfalto. Tutto il percorso è tracciato con adesivi, frecce gialle ed etichette in alluminio, inoltre è possibile scaricare gratuitamente l’app con tutte le informazioni. Si può fare anche a cavallo o in bicicletta su percorsi alternativi. Lungo il tracciato si trovano servizi di sostegno al camminatore. Sia nei paesi attraversati che nei villaggi minerari abbandonati.
Come abbiamo collaborato con il Cammino Minerario di Santa Barbara?
Un piccolo approfondimento riguarda la collaborazione che abbiamo attivato durante lo scorso anno con la Fondazione che gestisce il cammino, che si è sviluppata su due fronti: comunicazione social e organizzazione di un evento lungo il cammino.
Nel contesto Social, abbiamo promosso una collaborazione incentrata sul racconto delle diverse sfaccettature del cammino. Questo perché riteniamo che il cammino debba essere narrato a 360°, poiché abbraccia diverse dimensioni e le motivazioni che spingono le persone a intraprendere questa esperienza sono molteplici.
Per quanto riguarda gli eventi, abbiamo organizzato l’evento “Una tappa insieme” il 23 aprile 2023, coinvolgendo oltre 300 partecipanti. Il progetto prevedeva la percorrenza di una parte delle tappe, concludendosi con una festa finale arricchita da musica dal vivo e cibo tipico.
9. Cammino dei Forti
Il Cammino dei Forti ha raggiunto la nona posizione con circa 9000 visite durante il corso del2023.
Si tratta di un trekking ad anello di circa 120 km nello splendido scenario marchigiano. Essendo un cammino ad anello, il punto di partenza e arrivo sono gli stessi, ossia San Severino Marche. Il cammino ti porta a fare un salto nella storia e visitare i forti che un tempo rappresentavano punti cruciali nella rivalità tra la famiglia di San Severino (Smeducci) e Camerino (Da Varano).
Come abbiamo collaborato con il Cammino dei Forti?
Il team di Cammini d’Italia durante il mese di settembre ha percorso il Cammino dei Forti realizzando il primo docufilm raccontando a 360° il cammino. Di seguito potete vederlo sul nostro canale Youtube.
8. Cammino di San Jacopo
L’ottava posizione del rapporto “I cammini più ricercati del 2023 sul portale cammini d’Italia” è stata conquistata dal Cammino di San Jacopo con circa 12000 visite.
Più di 170 chilometri attraverso la genuina Toscana, percorrendo a piedi antiche abbazie, ville e castelli, boschi e campagne, borghi medievali e città d’arte fino ad arrivare al mare. Lungo la direttrice della Via Cassia, il tratto toscano del “Cammino di Santiago” offre un straordinario concentrato di arte, storia e natura da Firenze a Livorno, passando per Pistoia, definita la Santiago d’Italia.
In questa terra, si ritrovano caratteristiche e riti tipici del cammino, simili a quelli spagnoli. Lungo il percorso, sono presenti numerose accoglienze a donativo (14 nel 2023), menù dedicati ai pellegrini, simboli, riti e tradizioni che, sebbene riscoperti di recente, hanno radici profonde in nove secoli di devozione a San Giacomo e nell’unico frammento della sua reliquia fuori dalla Galizia. La peculiarità di questo cammino risiede anche nella connessione di sette cattedrali in sei tappe, insieme a altrettanti luoghi di fede e di antichi pellegrinaggi. Le città di Firenze, Prato, Pistoia, Pescia, Lucca, Pisa e Livorno sono unite da questo percorso a piedi, che esplora anche borghi, castelli, campagne e boschi tra un punto e l’altro. Questa variabilità rende il cammino incredibilmente significativo e sempre stimolante e diversificato.
7. Via Flavia
La settima posizione è stata conquistata dal Cammino friulano Via Flavia con 13500 visite, guadagnando una posizione rispetto all’anno precedente (nel 2022 il cammino è stato l’ottavo cammino più ricercato) e registrando un aumento del 25% delle visite, evidenziando un crescente interesse.
Il Cammino della Via Flavia conduce all’estremo nord-est italiano, alle soglie dell’oriente tra la Venezia-Giulia e il Friuli, dove l’Europa si affaccia su bianche falesie di calcare e sabbie dorate, immergendosi nel punto più settentrionale del Mediterraneo. Questo itinerario si impegna a far scoprire ai viandanti l’intero territorio e a far apprezzare il paesaggio, garantendo un’esperienza sicura e immersa nella natura. Lungo il percorso, si possono ammirare castelli, santuari, oasi naturali, riserve faunistiche, biotopi, antichi castellieri, trincee della Grande Guerra, argini fluviali e zone archeologiche, il tutto immerso in un contesto boschivo o costiero, ma quasi sempre con vista sul mare. La bellezza di questo scenario lascerà una memoria indelebile negli animi dei viandanti.
6. Cammino dei Borghi Silenti
Uno dei cammini più in voga nel 2023 è il Cammino dei Borghi Silenti, che, nonostante sia nato solo nel 2020, sta suscitando un notevole interesse tra i camminatori. Si è posizionato come sesto cammino più ricercato sul portale di Cammini d’Italia, con oltre 22.000 visite!
Curiosità interessante: le visite sono aumentate del 18% rispetto ai dati dello scorso anno.
Il Cammino dei Borghi Silenti è un anello di 90 chilometri situato in uno degli angoli più suggestivi e autentici dell’Umbria, lontano dagli affollati itinerari turistici della regione. Un Cammino giovane, nato nel 2020, che già ha riscosso giudizi lusinghieri da parte dei camminatori e degli addetti ai lavori. Un girotondo che è come un abbraccio intorno ai bellissimi Monti Amerini, attraversando borghi medievali praticamente intatti, poco abitati, in cui si fondono storia, natura, sapori. Luoghi magici in cui il silenzio regna incontrastato, un viaggio a ritroso nel tempo dove l’incedere dei passi è ristoro per il corpo e per l’anima. Siamo nell’Umbria sud occidentale, in provincia di Terni, a 20 chilometri dal casello autostradale e dalla stazione FS di Orvieto.
5. Cammino del Gran Sasso
Un grandissimo successo per il Cammino del Gran Sasso, inaugurato a maggio 2023 che ha conquistato la quinta posizione con circa 28mila visite! Inoltre secondo i dati presentati dall’ ente gestore del cammino sono state acquistate circa 1000 credenziali e registrate circa 2400 presenze.
Sessantuno chilometri in cinque tappe attraverso i paesaggi mozzafiato del Gran Sasso aquilano e i suoi borghi, tra sapori autentici e contesti incontaminati.
Come abbiamo collaborato con il Cammino del Gran Sasso?
Abbiamo organizzato un Influencer-Tour per inaugurare il cammino e gestito, mediante il nostro tour operator partner, i vari cammini in Self Guide. Per il 2024, ci piacerebbe organizzare delle date di gruppo, sicuramente vi aggiorneremo sul nostro canale Telegram (se non sei ancora iscritto clicca qui)
4. Vie del Viandante
In quarta posizione ci sono le Vie del Viandante, con circa 29mila visite! Un successo grandioso, considerando che nello scorso anno non erano presenti in classifica. Emerge una grandissima attenzione!
Cosa sono le Vie del Viandante? Dodici percorsi diversi, ma tutti uniti da uno stesso obiettivo: diventare uno dei cammini più affascinanti e distintivi che i viaggiatori abbiano mai percorso nel corso dei secoli. Le Vie del Viandante sono un insieme di sentieri che si estendono lungo le montagne delle Alpi e offrono un’esperienza indimenticabile per chi desidera immergersi nella natura e godere delle spettacolari vedute alpine. Questi sentieri sono stati utilizzati per secoli dai pastori e dai commercianti che viaggiavano da un luogo all’altro attraverso le montagne.
Come abbiamo collaborato con le Vie del Viandante?
Anche con le Vie del viandante abbiamo intrapreso una collaborazione su più fronti, dalla promozione sui social al montaggio del secondo Docu-Film di Cammini d’Italia, che vi postiamo di seguito:
3. Via del Sale
Arriviamo sul podio del “I cammini più ricercati del 2023 sul portale cammini d’Italia”!
In terza posizione c’è la Via del Sale, che ha registrato un incremento del 9% delle visite, raggiungendo ben 30mila visite!
Le Vie del Sale, in passato, costituivano una rete di mulattiere utilizzate per il trasporto del sale dai porti della Liguria verso l’entroterra. Queste vie erano impiegate per portare il prezioso prodotto da Genova fino a Varzi-Pavia. Una tappa in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte e due in Liguria.
2. La Rotta dei due Mari
In seconda posizione c’è un cammino pugliese, un cammino “coast to coast”: La Rotta dei Due Mari! Durante il 2023 ha registrato oltre 40mila visite! Lo scorso anno era sesto cammino più ricercato con circa 10.000 visite. Quest’anno ha quadruplicato le visite, registrando un incremento del 75% delle visite!
Lentamente, attraverso le più belle perle rurali di Puglia: Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Crispiano, ognuna delle quali accoglie il viaggiatore secondo la millenaria tradizione che riveste l’ospite di un’ aurea sacra e lo e lo rende abitante temporaneo della comunità.
Come abbiamo collaborato con La Rotta dei due Mari?
Abbiamo percorso la Rotta dei due Mari, promuovendola sui vari canali di Cammini d’Italia e abbiamo registrato il terzo Docu-Film che sarà pubblicato nei prossimi giorni sul nostro canale YouTube!
1. Via degli Dei
La Via degli Dei mantiene la sua posizione al vertice per il terzo anno consecutivo con ben 85mila visite! Lungo circa 130 km, questo percorso unisce Piazza Maggiore a Bologna e Piazza della Signoria a Firenze.
La Via degli Dei si estende per circa 130 chilometri, collegando Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze. Il percorso segue un’antica via utilizzata dai Romani chiamata Flaminia Militare; in quel periodo, Bologna era conosciuta come Felsinea. Lungo il tracciato, si possono ancora ammirare antichi selciati romani risalenti al 187 a.C.
Negli anni ’90, la via è stata recuperata grazie a scavi archeologici che hanno rivelato tracce di antiche strade romane che collegavano Felsinea (Bologna) a Fiesole. La denominazione “Via degli Dei” deriva dai nomi delle varie località e montagne attraversate durante il percorso, come Monte Adone, Monte Luario, Monzuno (che deriva da “Monte di Giove”) e Monte Venere.
Il percorso può essere affrontato a piedi in 4-5-6 giorni o in bicicletta in 2-3 giorni, a seconda dell’allenamento e delle preferenze di ogni viaggiatore. La Via degli Dei è diventata famosa in Emilia Romagna e in Italia, considerata una delle escursioni più belle e accessibili in termini di tempo. Tuttavia, è importante non sottovalutarla.
Per completare il trekking senza inconvenienti, sono necessarie molte precauzioni e consigli pratici. La Via degli Dei è suddivisa in tappe lunghe, alcune superano i 30 chilometri al giorno, con dislivelli impegnativi, soprattutto nella seconda e nell’ultima tappa. Il primo consiglio è quello di pianificare tappe adeguate in base alle proprie esigenze e al livello di allenamento.
Il periodo ideale per percorrere la Via degli Dei va da marzo a novembre. Anche se è praticabile tutto l’anno, è importante verificare le condizioni climatiche prima di iniziare il percorso, poiché pioggia e neve possono rendere alcune tappe impraticabili e pericolose.
Conclusione
Nel 2023, il turismo lento ha confermato la sua crescita, con Cammini d’Italia che ha presentato i cammini più ambiti dell’anno. Gli investimenti significativi mirati a migliorare l’esperienza degli utenti hanno portato a un nuovo portale, uno strumento di ricerca avanzato e un’app per la navigazione. La classifica dei cammini più ricercati ha confermato la popolarità della Via degli Dei, seguita da itinerari affascinanti come il Cammino dei Borghi Silenti e la Rotta dei Due Mari.
La collaborazione efficace tra Cammini d’Italia e i gestori dei cammini ha giocato un ruolo cruciale nel successo di questi percorsi. Eventi organizzati lungo i cammini e collaborazioni sui social hanno contribuito a formare una comunità appassionata di camminatori. L’articolo sottolinea l’importanza di una preparazione adeguata e della consapevolezza delle proprie capacità fisiche nell’affrontare queste esperienze di turismo lento.