Cammini in Inverno: la lista completa dei cammini italiani da poter percorrere
Cammini in inverno? L’inverno non è solo sinonimo di divano, copertina e caminetto; nasconde anche un fascino unico. Montagne innevate, l’aria pungente sulla faccia e una pace assoluta rendono questa stagione un’opportunità imperdibile. Mentre molte persone associano il trekking alle calde giornate estive, c’è un’esperienza magica nel percorrere sentieri innevati e paesaggi ghiacciati. In questo articolo, elencheremo alcuni dei cammini italiani che potresti percorrere anche in inverno. L’articolo è stato redatto in collaborazione con tutte le associazioni ed enti che gestiscono i vari percorsi, garantendo l’attendibilità dell’informazione.
Perché camminare in inverno?
Tra le numerose vie che attraversano da nord a sud l’Italia, che si tratti di camminare a quote più o meno elevate o al livello del mare, l’inverno svela un lato affascinante e suggestivo dei nostri cammini. Ma se da un lato percorrere sentieri con delle vette innevate che fanno da cornice conferisce a queste esperienze un’atmosfera unica, dove il silenzio della stagione fredda si fonde con la bellezza naturalistica dei paesaggi imbiancati, dall’altro non sempre è possibile percorrere cammini nella stagione fredda. Ci sono diversi importanti aspetti da prendere in considerazione quando si programma un cammino in inverno: oltre alla certezza di potersi trovare a fare i conti con un clima rigido e non favorevole, è sempre consigliabile valutare bene le condizioni meteorologiche e l’eventualità di trovare neve in località che toccano determinate altitudini; tenere sempre a mente che le ridotte ore di luce potrebbero portare a concludere le tappe più lunghe in notturna; un altro rilevante elemento è relativo alle difficoltà che si possono riscontrare dal punto di vista logistico, in particolare in riferimento alla possibilità di trovare ad ogni tappa strutture ricettive disponibili anche in inverno.
La stagione invernale può però rappresentare un’opportunità per coloro che cercano un’esperienza fuori dagli schemi convenzionali e può essere un invito a scoprire i cammini del nostro Paese sotto una luce diversa, ad esempio offrendo la possibilità di percorrere sentieri che svelano una faccia inedita delle località turistiche. Immagina di attraversare borghi normalmente molto frequentati o camminare lungo le coste più note e spettacolari del nostro Paese e percorrere sentieri che d’estate sono affollati da turisti, in condizioni del tutto differenti tra silenzio e tranquillità, offrendo un’esperienza autentica e distante dalla frenesia.
In quest’ottica un cammino in inverno può aggiungere un tocco di intimità e serenità al viaggio, permettendo di apprezzare la bellezza dei luoghi in una prospettiva unica, regalando panorami mozzafiato, senza il frastuono del turismo che potremmo trovare durante un cammino in estate.
Cammino dei Ribelli
Lunghezza: 130 km
Partenza: Arquata Scrivia
Arrivo: Arquata Scrivia
Regione: Piemonte
Il cammino dei Ribelli è percorribile in inverno, l’associazione consiglia però di accertarsi con un po’ più di anticipo della disponibilità di alcune strutture (alcune sono stagionali, altre fanno chiusura nei mesi autunnali, o aprono ad hoc per i camminatori). Nella parte alta può capitare di trovare innevamento tra dicembre e febbraio, ma ormai è raro, e chiedendo ai referenti di tappa si può verificare facilmente. Comunque non impedisce di percorrere il cammino. Se l’associazione viene avvisata prima dal camminatore, è più facile dargli indicazioni aggiornate e seguirlo giorno per giorno.
Guida completa al Cammino dei Ribelli
Cammino della Regina Camilla
Lunghezza: 175 km
Partenza: Priverno
Arrivo: Priverno
Regione: Lazio
Il cammino della regina Camilla è situato nel Lazio meridionale, tra le province di Frosinone e Latina ed è dedicato alla leggendaria guerriera amazzone, protagonista di una legenda narrata da Virgilio nell’Eneide.
Il percorso è accessibile anche nei mesi invernali grazie alle temperature miti, che raramente diventano estreme. La vicinanza del mare contribuisce a mantenere un clima moderato e offre meravigliosi paesaggi che spaziano dalle colline dei monti calcarei al promontorio del Circeo e al suo mare blu fino alle isole ponziane.
Precisiamo che alcuni tratti del cammino attraversano il perimetro delle zone di caccia. Per garantire la vostra sicurezza, vi invitiamo a prendere le dovute precauzioni e a rispettare le norme di sicurezza durante le vostre escursioni dalla fine di ottobre alla fine di gennaio.
Cammino dell’Anima
Lunghezza: 125 km
Partenza: Messina
Arrivo: Patti
Regione: Sicilia
il cammino è fattibile ovviamente nel limite delle condizioni meteo favorevoli, il problema principale potrebbe essere la tappa Novara – Basicò, con il passaggio nel torrente Novara e poi nel torrente Paratore, nel caso di grande portata d’acqua quella tappa è sconsigliabile, dunque in tal caso si dovrebbe cambiare Basicò con Montalbano, ed effettuare le ultime due tappe Novara-Montalbano, Montalbano-Tindari. Lo scorso anno una coppia ha effettuato il cammino nei primi giorni di gennaio e non ha avuto problemi particolari nell’attraversamento dei torrenti, visto che qui piove poco nel periodo invernale che da noi è ridotto ad un paio di mesi, Dicembre/Febbraio un saluto a risentirci
Guida completa al Cammino dell’Anima
Cammino delle Valli
Lunghezza: 103 km
Partenza: Caselle
Arrivo: Caselle
Regione: Piemonte
Il Cammino delle Valli è un percorso ad anello di 103 km che attraversa le Valli di Lanzo, offre un contesto paesaggistico fattibile anche d’inverno. Il percorso non si estende a quote elevate e le precipitazioni nevose sono per lo più lievi ma anche con precipitazioni più copiose il percorso è sempre agibile e la segnaletica ben visibile. Il Cammino delle Valli è perfetto per chi vuole assaporare la natura autentica lontano dalla frenesia, per chi desidera camminare in una pace irreale tra il suono ovattato dei propri passi che premono sul manto nevoso.
Guida completa al cammino delle Valli
Cammino di San Filippo Neri
Lunghezza: 120 km
Partenza: Cassino
Arrivo: Gaeta
Regione: Lazio
Il cammino di San Filippo Neri può essere percorso anche in inverno? Ma certo, perché no! Le prime tappe attraversano territori privi di difficoltà stagionali: la prima e la seconda tappa lambiscono il corso dei fiumi Gari e Garigliano che in questo periodo, tranne rarissimi casi in cui si sono esondazioni che però sono assolutamente evitabili grazie a brevi deviazioni, non rappresentano difficoltà, anzi, i borghi attraversati in questo periodo dell’anno spesso si animano di iniziative legate alle feste religiose e all’enogastronomia. E poi i dislivelli da superare dalla 3a tappa in poi non sono mai interessati dalla presenza della neve. Solo nella 5a e 6a tappa si raggiungono elevazioni tali da poter essere interessate dalla caduta della neve che però, solitamente, non costituisce un ostacolo insormontabile. Proprio su queste alture, nei periodi invernali, si possono ammirare, in maniera privilegiata grazie alla totale assenza di foschia, quei panorami mozzafiato che rendono memorabile questa esperienza.
Guida completa al Cammino di San Filippo Neri
Cammino di Tindari
Lunghezza: 45 km
Partenza: Moio Alcantara
Arrivo: Tindari
Regione: Sicilia
Il Cammino di Tindari è percorribile tutto l’anno, qualche difficoltà si può incontrare nei periodi di piogge intense quando, alcune parti del sentiero possono diventare fangose. In inverno seguite sempre il meteo nei giorni che precedono la vostra partenza, anche se raramente ma potreste trovare dei tratti innevati nel Bosco di Malabotta!
Guida completa al Cammino di Tindari
Cammino Minerario di Santa Barbara
Lunghezza: 500 km
Partenza: Iglesias
Arrivo: Iglesias
Regione: Sardegna
L’inverno rappresenta la stagione ottimale per percorrere i cammini in Sardegna, e tra le diverse ragioni, ci concentreremmo principalmente sulla temperatura.
Durante l’inverno, sul Cammino Minerario di Santa Barbara, le temperature raramente scendono al di sotto degli 8 gradi. Ciò implica condizioni climatiche abbastanza miti e piacevoli, ideali per un’esperienza di camminata. L’abbigliamento richiesto non è eccessivamente pesante, consentendo di ridurre il peso e l’ingombro dello zaino.
Sebbene le temperature siano moderate, è importante prepararsi per le possibili piogge; quindi è consigliabile dotarsi dell’equipaggiamento adeguato, come impermeabile, scarpe in GORE-TEX, pantaloni impermeabili e una copertura per lo zaino. Alcuni di questi elementi sono consigliati durante tutto l’anno, sia in estate che in inverno.
Tuttavia, in alcune tappe potrebbe essere preferibile apportare delle modifiche in caso di piogge intense o mareggiate.
Tuttavia, ci sono alcune tappe in cui è preferibile fare delle varianti in caso di forti piogge o mareggiate.
Tappa 5: Da Portixeddu a Piscinas.
Tappa 6: da Piscinas a Montevecchio, esiste una variante su strada sterrata se il primo guado non è percorribile.
Tappa 22: da Carbonia a Nuraxi Figus, dove, in caso di esondazione del Rio Flumentepido, è possibile utilizzare la variante presente nel sito della Fondazione CMSB.
Guida Completa al Cammino Minerario di Santa Barbara
Cammino Tuscia 103
Lunghezza: 108 km
Partenza: Orte Scalo
Arrivo: Tarquinia
Regione: Lazio
Il percorso a tappe attraversa longitudinalmente la provincia di Viterbo dalla valle del Tevere fino al mar Tirreno. Si svolge su quote medio basse, trai 100 e i 1000 metri s.l.m. con scarsa probabilità di neve. Il fondo è buono e ben percorribile, unica eccezione la potremmo trovare nel territorio comunale di Tarquinia, quando entriamo nella maremma vera e propria, dove troviamo un terreno argilloso che in caso di pioggia diventa fangoso con qualche problema di percorribilità. In conclusione direi che il Cammino Tuscia 103 è percorribile tutto l’anno tenendo in considerazione l’ultimo tratto tarquinese durante i periodi piovosi.
Guida completa al Cammino Tuscia 103
La Rotta dei due Mari
Lunghezza: 136 km
Partenza: Polignano a Mare
Arrivo: Taranto
Regione: Puglia
Durante il periodo natalizio, la Rotta dei Due Mari, incastonata tra Polignano a Mare, Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Crispiano e Taranto, si trasforma in un’esperienza di magia e bellezza senza eguali. Questi gioielli della Puglia, con i loro suggestivi paesaggi e la ricca cultura, si adornano di luci scintillanti, addobbi festosi e profumi avvolgenti.
Polignano a Mare, con le sue scogliere affacciate sul mare cristallino, diventa un’oasi di luccichii natalizi mentre Castellana Grotte, famosa per le sue grotte sotterranee, offre un’atmosfera unica grazie alle illuminazioni che rendono ancora più suggestiva la sua bellezza naturale.
Alberobello, con i suoi iconici trulli che si colorano di luci e decorazioni, trasmette un’atmosfera fiabesca, mentre Locorotondo, baciata dal sole con le sue stradine bianche, si riveste di un fascino natalizio irresistibile che ormai sta diventando famoso in tutta Italia e non solo. Martina Franca, con il suo barocco sontuoso, e Crispiano, immersa nella tranquillità della campagna, offrono spettacoli di luci e colori che incantano i visitatori. Infine, Taranto, ricca di storia e cultura, si veste a festa per accogliere il Natale con i suoi mercatini e le tradizioni antiche che si mescolano armoniosamente con le celebrazioni moderne. La Rotta dei Due Mari durante il Natale è un percorso da non perdere, dove la bellezza dei luoghi si fonde con la magia delle festività, regalando un’esperienza indimenticabile e unica nel cuore della Puglia.
Guida completa alla Rotta dei due Mari
Cammino di Carlo Magno
Lunghezza: 225 km
Partenza: Bergamo
Arrivo: Carisolo
Regioni: Lombardia, Trentino Alto Adige
Il Cammino di Carlo Magno segue la spedizione leggendaria dell’imperatore nel cuore delle alpi, parte dalla città alta di Bergamo attraversa le diverse vallate bergamasche, le sponde del lago Di
Endine e lago D’Iseo, percorre la Valle Camonica, la Val di Sole e la Val Rendena fino a raggiungere la chiesa di Santo Stefano a Carisolo in Trentino.
Il Cammino di suddivide in 12 tappe per 225 km totali. Durante il periodo invernale in assenza di nevicate abbondanti si possono percorrere 8 tappe su 12, partendo da Bergamo si può vivere l’emozione a passo lento del cammino fino a Ponte di legno.
Guida completa al Cammino di Carlo Magno
Via dei Frati
Lunghezza: 166 km
Partenza: Caltanissetta
Arrivo: Cefalù
Regione: Sicilia
Il cammino è percorribile nei mesi invernali seguendo le varianti proposte ad hoc in modo da evitare il mal tempo in particolare nelle zone montane. Si raccomanda comunque prudenza e di informarsi sulla situazione meteo prima di partire. Punti critici in particolare sono il passaggio del fiume Imera dopo Resuttano, la salita al Monte Alto tra Polizzi Generosa e Petralia Sottana che viene evitata grazie ad una variante in quota minore, il tratto montano tra Geraci Siculo e Castelbuono, in cui in inverno sono presenti numerosi rigagnoli d’acqua e nebbia . Tale tappa può essere affrontata percorrendo a piedi il tracciato proposto per le bici. Inoltre si consiglia di guardare prima di partire il sito internet e la pagina facebook del gruppo del Cammino per le info più recenti.
Guida completa alla Via dei Frati
Via Flavia
Lunghezza: 116 km
Partenza: Lazzaretto
Arrivo: Aquileia
Regione: Friuli Venezia Giulia
Il Cammino Via Flavia si può percorrere anche d’inverno. Certo, le temperature sono fredde, il buio arriva presto, ma aggiungendo uno o due pernotti lo spettacolo su questo percorso resta assicurato. Specialmente dopo qualche giorno di Bora, il cielo e il mare si uniscono in un unico azzurro… e se questo vento dell’Est continua, lo sentirete sul viso, ma vi resterà nel cuore. Per le previsioni del tempo: osmer.fvg.it
Guida completa alla Via Flavia
Via delle Sorelle
Lunghezza: 130 km
Partenza: Brescia
Arrivo: Bergamo
Regione: Lombardia
La Via delle Sorelle è il cammino di 130 chilometri che unisce le città di Brescia e Bergamo. Un arteria verde che attraversa 36 comuni, zone vitivinicole, riserve naturali, parchi e borghi. Sviluppandosi in collina il cammino può essere fatto in tutte le stagioni, anche in inverno, non superando mai gli 800 metri di quota nei punti più elevati. Il consiglio è quello di vestirsi in maniera consona per la stagione e di portare con sé bastoncini (ed eventualmente ramponcini) in caso di ghiaccio. Inoltre è importante prenotare in anticipo le strutture e verificare che siano aperte anche nella stagione invernale!
Guida completa alla Via delle Sorelle
Via Valeriana
Lunghezza: 200 km
Partenza: Brescia
Arrivo: Passo del Tonale
Regioni: Lombardia, Trentino Alto Adige
La via valeriana un’antica strada romana parte dalla città di Brescia e si snoda attraverso la Franciacorta, il lago d’iseo, la Valle Camonica fino a raggiungere il Santuario della Beata vergine di
Tirano in Valtellina. Questo cammino si suddivide in 10 tappe per circa 200 km Durante il periodo invernale si può percorrere quasi nella sua totalità in assenza di nevicate
abbandonati ormai sono solo sporadiche. Si può vivere a passo lento questi territori avendo come sfondo le cime della catena dell’Adamello innevate.
Guida completa alla Via Valeriana
Romea Strata
Sulle Tracce degli Antichi Pellegrini: la magia invernale della Romea Strata da Rovereto a Vicenza La Romea Strata è un antico percorso che ha radici profonde nella storia europea, segnando il cammino dei pellegrini che da Tallinn andavano verso Roma. La sua bellezza e il suo fascino non conoscono stagioni. Diversi tratti del cammino si sviluppano in territorio pianeggiante, rendendo possibile percorrerlo tutto l’anno, ma il tratto da Rovereto a Vicenza, noto come la Romea Vicetia, offre invernale unica. Attraversando paesaggi collinari, antichi borghi e uliveti innevati, i camminatori saranno premiati da un panorama suggestivo e un senso di connessione con il passato.
Dalla Campana dei Caduti a Rovereto alla maestosa Vicenza con le sue opere d’arte rinascimentali e le memorie del Palladio, ogni passo sulla Romea Vicetia è un incontro con la storia e la cultura del territorio. L’itinerario si arricchisce ulteriormente con luoghi di profondo significato spirituale, come l’Eremo di San Colombano (Trambileno) e il Santuario di Monteberico (Vicenza), insieme a tesori di valore storico e culturale, come il Mulino di Arlanch (Vallarsa). E nell’inverno, il percorso si trasforma in un’opportunità unica per immergersi nella magia del Natale, con i suggestivi mercatini natalizi che punteggiano il cammino. Camminare lungo la Romea Strata in questo periodo può essere un’esperienza silenziosa e contemplativa, un’occasione per connettersi con la natura e la storia in un modo unico. Per vivere la magia di questo percorso consigliamo il self guided Pian delle Fugazze – Vicenza disponibile sul sito www.romeastrata.org
Guida completa alla Romea Strata
Cammino dei Forti
Lunghezza: 120 km
Partenza: San Severino Marche
Arrivo: San Severino Marche
Regione: Marche
Con l’arrivo dell’autunno e l’incedere dell’inverno, molti camminatori scelgono di vivere la magia dei paesaggi invernali lungo il suggestivo “Cammino dei Forti”. Oggi perciò vi
raccontiamo di un’avventura straordinaria tra le antiche mura e i sentieri panoramici che caratterizzano questo percorso, scoprendo insieme le sua peculiarità durante questa
stagione unica.
- I Forti Illuminati dalla Neve
Immaginatevi per un attimo camminare attraverso le mura secolari dei forti, avvolti da un silenzio irreale interrotto solo dal soffice suono dei vostri passi sulla neve fresca. I forti,
imponenti e maestosi, si trasformano in veri e propri castelli incantati, illuminati dalle luci soffuse e dal chiarore della neve della stagione invernale. - Incontri Magici con la Fauna Invernale
L’autunno e l’inverno portano con sé un’atmosfera speciale che incanta non solo gli umani ma anche gli abitanti selvatici della zona. Lungo il percorso, è possibile incrociare la strada
di volpi, daini e rapaci, partecipando ad incontri indimenticabili che offrono uno sguardo privilegiato sulla vita selvatica che si adatta con grazia alle rigide temperature. - Tradizioni Culinarie Locali: Calore in ogni Passo
Niente scalda il cuore (e lo stomaco) come un piatto caldo in una serata gelida. Durante il cammino, avrete l’opportunità di assaporare le specialità culinarie locali, dalle zuppe fumanti
ai formaggi stagionati fino ai golosi affettati della tradizione locale, magari accompagnati da un buon vino del territorio, così da creare una connessione diretta con la cultura
enogastronomica della regione Marche. - La Poesia dei Paesaggi Innevati
Il paesaggio si trasforma in un dipinto vivente, con la neve che ricopre dolcemente ogni albero e altura lungo il percorso. Le giornate terse e il cielo cristallino offrono profondi
panorami mozzafiato, creando una poesia visiva che lascia senza fiato. - Il Calore dell’Ospitalità Invernale
Il freddo è solo un pretesto per sperimentare l’ospitalità autentica delle comunità locali lungo il Cammino dei Forti. Le accoglienti locande e le calde taverne offrono riparo e conforto,
arricchendo il vostro viaggio con storie locali e leggende tramandate di generazione in generazione.
In sintesi, il Cammino dei Forti in autunno e in inverno si rivela un’esperienza magica e coinvolgente, in cui la storia si fonde con la natura, la gastronomia locale riscalda il corpo e
la bellezza dei paesaggi innevati rapisce l’anima, creando ricordi ed emozioni che vi accompagneranno per sempre. Preparatevi a calzare gli scarponi, avvolgervi nei vostri
piumini e lasciarvi trasportare nella meravigliosa natura che solo il Cammino dei Forti sa offrire, anche nei periodi freddi.
Non lasciate che le temperature vi fermino, lasciatevi guidare dall’incanto di un’autentica avventura invernale!
Guida completa al Cammino dei Forti
Guarda il Docufilm del Cammino dei Forti
Cammino dei Tre Villaggi
Il Cammino dei Tre Villaggi è un Cammino che si può benissimo percorrere anche in inverno, il tracciato medio impegnativo presenta un suolo misto dove la difficoltà varia fa sì che il fisico ha anche momenti di allentamento, le temperature non sono rigide e il ristoro nei tre borghi che il Cammino tocca è assicurato. Come tutti i cammini nei mesi invernali unica accortezza è che causa piogge o come purtroppo succede da qualche anno violenti acquazzoni possono essere una variante da tenere in considerazione, sia per il terreno che in alcuni tratti può diventare molto scivoloso e fangoso sia per la possibilità che il torrente Biedano che interessa la tappa Barbarano-Blera sia più alto del previsto o arrivi in piena.
Consigliamo quindi di innanzitutto scrivere alla mail cammini.freedom@gmail.com dove l’ associazione Freedom che si occupa del Cammino vi dia informazioni al riguardo, di allerte meteo o sentieri interrotti o impraticabili.
Ricordando che il Cammino dei Tre Villaggi si deve percorrere con un abbigliamento idoneo, scarponcini da trekking, bacchette e tutto il materiale che la stagione invernale necessita.
Guida al Cammino dei Tre Villaggi
Cammino di Oropa
Lunghezza: 62 km
Partenza: Santhià
Arrivo: Oropa
Regione: Piemonte
Il Cammino di Oropa della Serra può essere percorso durante i mesi invernali facendo attenzione a partire con il giusto equipaggiamento, per via della possibilità di imbattersi nella neve soprattutto nell’ultima tappa. I sentieri sono abbastanza battuti quindi non è necessario portare le ciaspole, ma sono caldamente consigliati ramponcini antiscivolo e bastoncini da trekking. Nell’ultima tappa è consigliato scegliere la variante della “Tramvia”, meno esposta e meno ripida. Per essere aggiornati sul meteo in tempo reale è possibile guardare le previsioni tramite la webcam del Santuario di Oropa.
Sarà più facile trovare alloggio nelle strutture di accoglienza se si divide il percorso in tre tappe, soggiornando a Magnano, Graglia e Oropa; è possibile suddividere il percorso anche nelle classiche 4 tappe, ma sono disponibili posti letto in un’unica struttura a Sala Biellese, quindi si consiglia di prenotare con largo anticipo. Inoltre è sempre bene, durante la stagione invernale, informarsi in anticipo riguardo ai giorni di apertura dei ristoranti, in modo da potersi eventualmente rifornire negli alimentari lungo il percorso in caso di chiusura di qualche punto di ristoro.
Guida al Cammino di Oropa
Cammino di San Bartolomeo
Lunghezza: 100 km
Partenza: Fiumalbo
Arrivo: Firenze
Regione: Toscana
Il Cammino di San Bartolomeo è stato percorso più volte anche nella stagione invernale. Tuttavia, soprattutto nella prima tappa, che si svolge in buona parte oltre i 1000 metri, si può incontrare neve e ghiaccio, ed è quindi necessario avete una preparazione ed un’ attrezzatura adeguate. Inoltre alcune strutture ricettive potrebbero essere chiuse
Guida completa al Cammino di San Bartolomeo
Cammino nelle Terre Mutate
Sicuramente la seconda parte del Cammino nelle Terre Mutate, da Norcia all’Aquila, sale di quota, fino ai quasi milleseicento metri di Forca di Presta, ma come resistere allo spettacolo impagabile della piana di Castelluccio di Norcia con la luce limpida dell’inverno o al panorama su tutte le cime più elevate degli Appennini centrali, la parete occidentale del Gran Sasso, il Velino, il Terminillo, i Monti della Laga, che si può godere da Monte Mascioni al centro del Lago di Campotosto!?
Cammino del Salento
Tre motivi per percorrere il Cammino del Salento in inverno: non fa mai troppo freddo, attraversi spiagge e piccole calette deserte, ascolti solo i suoni della natura. Scopri lentamente il Salento autentico, vivendo luoghi stupendi e molto famosi ma senza la folla e il caldo estivo. Le strutture convenzionate sono quasi tutte aperte e pronte ad accogliervi anche in inverno!
Cammino dei Cappuccini
Lunghezza: 400 km
Partenza: Fossombrone
Arrivo: Ascoli Piceno
Regione: Marche
Il Cammino dei Cappuccini è percorribile d’inverno? In linea generale sì, ma la possibilità va accompagnata da alcune considerazioni di buon senso.
Primo: il Cammino non è solo collinare ma tocca anche la catena appenninica e in alcune tappe supera quota 1000m passando in tratti di vera montagna, con tutte le precauzioni che ciò richiede. No, quindi, ad improvvisazioni temerarie.
Secondo: sono da tenere presenti le condizioni metereologiche, che negli ultimi anni scombinano le normali previsioni di stagione, portando talvolta a inverni piuttosto soleggiati e miti e a forti acquazzoni e alluvioni nei mesi estivi, anche se di norma in inverno è prevedibile freddo, pioggia e anche neve (negli ultimi anni ad esempio è nevicato a febbraio e marzo e proprio in questi giorni di fine novembre sta nevicando sugli Appennini). Perciò, chi programmasse di partire, a ridosso della partenza dovrà verificare il meteo previsto nei giorni del suo cammino e verificare lo stato dei sentieri, contattando i responsabili del cammino.
Terzo: considerare che le ore di luce in inverno sono poche e che occorre arrivare a fine tappa entro le 16.00. Ciò richiede un buon passo e soste brevi, quindi un buon allenamento e una certa esperienza. L’alternativa è approfittare delle numerose possibilità intermedie per smezzare le tappe e vivere così il cammino con più calma e tranquillità.
Avendo queste precauzioni, il Cammino è percorribile anche nella stagione invernale e molte strutture di accoglienza sono aperte anche in inverno. Certamente tuttavia è preferibile percorrerlo nel periodo da aprile ad ottobre, in cui il Cammino si presenta in tutta la sua multiforme bellezza.
Guida completa al Cammino dei Cappuccini
Cammino Francescano della Marca
Lunghezza: 167 km
Partenza: Assisi
Arrivo: Ascoli Piceno
Regioni: Umbria, Marche
I periodi migliori per effettuare il Cammino Francescano della Marca sono la tarda primavera o il primo autunno anche se il percorso resta transitabile per tutto l’anno. C’è da considerare però, per via del fatto che tutto il suo sviluppo si svolge ad un’altezza media di 500 m sul livello del mare, che in piena estate le temperature possono superare facilmente i 30° e in pieno inverno, specie nell’attraversamento dell’Appennino, c’è possibilità di trovare la neve.
Guida completa al Cammino Francescano della Marca
Cammino di don Tonino Bello
Il Cammino di don Tonino può essere percorso lungo tutto l’arco dell’anno. Certamente per camminare in Puglia le stagioni ideali sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più fresche e le giornate godono di sufficienti ore di luce. L’inverno in genere è mite per la maggior parte del percorso, anche se nelle zone più interne la possibilità che si verifichino precipitazioni nevose non è da escludere.
Guida completa al Cammino di don Tonino Bello
Speriamo con tutto il cuore che questa raccolta possa esserti stata d’aiuto e se vuoi approfondire consigli sui trekking invernali ti suggeriamo di leggere questo articolo!